| Autore |
Il mestiere delle armi |
aguirre
Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
|  Inviato: 16-02-2002 09:56 |
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Chi lo ha visto?
Io l'ho trovato affascinante, con continui riferimenti a Pasolini e, soprattutto a Rossellini!!!
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"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy
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MikesAngel
ex "MissRigth"
Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
| | Inviato: 16-02-2002 13:01 |
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quote:
In data 2002-02-16 09:56, aguirre scrive:
Chi lo ha visto?
Io l'ho trovato affascinante, con continui riferimenti a Pasolini e, soprattutto a Rossellini!!!
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Allora provvederò a noleggiarlo! 
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..." |
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
| | Inviato: 16-02-2002 14:03 |
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quote:
In data 2002-02-16 13:01, MissRigth scrive:
quote:
In data 2002-02-16 09:56, aguirre scrive:
Chi lo ha visto?
Io l'ho trovato affascinante, con continui riferimenti a Pasolini e, soprattutto a Rossellini!!!
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Allora provvederò a noleggiarlo!
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preparati a ritmi lenti, estremo rigore e nessuno spazio alla spettacolarizzazione
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GREEDO
ex "ellepi"
Reg.: 06 Nov 2001
Messaggi: 2768
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 16-02-2002 18:12 |
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mi ha deluso: hai detto bene "ritmi lenti", forse un po' troppo...e' mai possibile che in un film in cui si parla di Giovanni dalle Bande Nere non ci sia un po' di battaglia!?!  |
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
| | Inviato: 17-02-2002 12:49 |
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quote:
In data 2002-02-16 18:12, GREEDO scrive:
mi ha deluso: hai detto bene "ritmi lenti", forse un po' troppo...e' mai possibile che in un film in cui si parla di Giovanni dalle Bande Nere non ci sia un po' di battaglia!?!
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possibilissimo, hai visto "Lancellotto e Ginevra" di Bresson nelle scene di battaglia si vedono solo gli zoccoli dei cavalli ed e' un film bellissimo!!
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GREEDO
ex "ellepi"
Reg.: 06 Nov 2001
Messaggi: 2768
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 17-02-2002 15:25 |
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non ho visto BRESSON e non ho nessuna intenzione di vederlo...dico solo che certi titoli tradiscono il contenuto.
se voglio vedere film drammatici mi indirizzo direttamente verso altri lidi.
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
| | Inviato: 17-02-2002 16:53 |
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quote:
In data 2002-02-17 15:25, GREEDO scrive:
non ho visto BRESSON e non ho nessuna intenzione di vederlo...dico solo che certi titoli tradiscono il contenuto.
se voglio vedere film drammatici mi indirizzo direttamente verso altri lidi.
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perche' nn hai intenzione di vedere bresson?
che significa se vuoi vedere film drammatici ti dirigi verso altri lidi?
scusami nn capisco.
cmq credo che il mestiere delle armi non sia un titolo equivoco o fuorviante.
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GREEDO
ex "ellepi"
Reg.: 06 Nov 2001
Messaggi: 2768
Da: Milano (MI)
| | Inviato: 17-02-2002 18:54 |
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se IL MESTIERE DELLE ARMI parla di un condottiero nel medio-evo e della sua morte dovuta ad una ferita in battaglia...io- in base alla trama che ho letto- mi aspetto di vedere un film storico-avventuroso anche se conosco gia' la regia di Olmi.
invece ho visto un film storico-drammatico
(azione ed avventura ovviamente zero)che personalmente non mi e' piaciuto e , quindi, se avessi saputo a priori sul come l'argomento e' stato affrontato dal regista..non avrei acquistato la vhs.
avrei visto un altro film.
di Bresson ho visto diversi film temporibus illis ma non fa per me. questione di gusti.
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aguirre
Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
| | Inviato: 17-02-2002 22:26 |
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quote:
In data 2002-02-17 18:54, GREEDO scrive:
se IL MESTIERE DELLE ARMI parla di un condottiero nel medio-evo e della sua morte dovuta ad una ferita in battaglia...io- in base alla trama che ho letto- mi aspetto di vedere un film storico-avventuroso anche se conosco gia' la regia di Olmi.
invece ho visto un film storico-drammatico
(azione ed avventura ovviamente zero)che personalmente non mi e' piaciuto e , quindi, se avessi saputo a priori sul come l'argomento e' stato affrontato dal regista..non avrei acquistato la vhs.
avrei visto un altro film.
di Bresson ho visto diversi film temporibus illis ma non fa per me. questione di gusti.
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ok, ora ho capito 
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Aguy
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Superzebe
Reg.: 25 Mag 2002
Messaggi: 3172
Da: Genova (GE)
| | Inviato: 27-09-2003 18:43 |
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Riesumo questo vecchio topic tanto per non aprirne un'altro.
Ho visto oggi il film, dopo tanto tempo. L'ho trovato eccezionale sia nella ricostruzione storica, negli aspetti tecnici e nel tema trattato.
La guerra non è a misura d'uomo, non ci può essere un "mestiere delle armi" almeno non nel concetto di guerra moderna. Quando le guerre si combattevono corpo a corpo potevano ancora essere ricondotte a misura d'uomo. Per quanto stupide, inutili e orribili nelle guerre c'era comunque una componente umana che le rendeva in qualche modo "comprensibili". nelle guerre moderne l'unica funzione dell'uomo è quella di carne da macello, non importa quanto tu possa essere addestrato nel "mestiere delle armi" perchè la potenza di un'arma da fuoco può spazzarti via in un secondo.
Nel film di Olmi si assiste al passaggio tra guerra antica, fatta di spade e cavalli e quella moderna dove le armi da fuoco sono le uniche armi da offesa.
E questo passaggio è visto nella "tragedia" di Giovanni de medici, un valoroso capitano dell'esercito pontificio che muore prima ancora che (nella sua ormai vecchia concezione) la battaglia sia cominciata per colpa di una cannonata imprevista.
Un ottimo film e se qualcuno cerca nel "mestiere delle armi" un italico braveheart ha sbagliato film.
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Take off your shoes, hang up your wings
Stack up the chairs, roll up the rug
Savor the things that sobriety brings
Drain in the last from a jug... |
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
| | Inviato: 27-09-2003 18:52 |
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ah si un bel topic da riesumare...e un film bellissimo...lento e decisamente anacronistico ma bellissimo...più che i riferimenti cinematografici, Aguy, tesoro, ce ne sono una marea che rimandano alla pittura (per altro già utilizzati...e qui sta l'inghippo...dai registi da tenominati)
se qualcuno è interessato mi metto di buona lena a fare una piccola ricerca iconografica e vi faccio sapere con più precisione.
p.s il bulgaro che faceva Giovanni era di un carisma incredibile...lo ritroveremo in Passion..
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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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paolo14
Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
| | Inviato: 03-09-2004 08:56 |
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Un film storico di Ermanno Olmi. Storico non tanto nel senso di famoso, ma nel senso che parla di storia, è la storia.
L'ultima settimana di vita del capo dei Pontifici contro le Bande Nere tedesche. Di questo parla il film. Narrato con estrema meticolosità e prudenza, quasi lentezza, con un linguaggio che riporta all'antico parlare, quasi al volgare anche se siamo nel 1526. Un continuo rincorrersi tra accampamenti nemici, accordi segreti, lettere, fughe e battaglie sul campo.
Ma porcamiseria, questo è il cinema di Ermanno Olmi. Che parla per immmagini, per silenzi, per angolazioni, inquadrature e ambientazioni. Questo sì che è vero e proprio linguaggio visivo, un film fatto anche di silenzi, prolungati e insoliti, dove è la macchina da presa sola a narrarci i fatti, a raccontarci, a particolareggiare. Una grandissima fotografia e un'altrettanto grande recitazione ne aumentano il valore sia storico che cinematografico in quanto opera d'arte, poichè di opera d'arte si tratta.
Alla fine il protagonista, Giovanni de' Medici, viene colpito da arma da fuoco (innnovativa e inusuale per l'epoca) e muore dopo pochi giorni di agonia e sofferenze.
Un capolavoro storico del vecchio Maestro, magistralmente girato (ma mi sembra scontato dirlo), un film sull'idiozia e l'inutilità della guerra, tanto oggi quanto ieri, tanto con le armi da fuoco che con le spade.
_________________
"Ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene"
[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 03-09-2004 alle 08:57 ] |
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Petrus
Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
| | Inviato: 03-09-2004 09:02 |
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Sicuramente esiste un topic del genere quindi non è questo il luogo per rispondere. Ma vorrei precisare che il celeberrimo Giovanni dalle bande nere era così chiamato non perchè combattesse contro delle fantomatiche "Bande nere", ma perchè era solito far avvolgere le armature e i cavalli dei suoi uomini con panni neri per due motivi: uno scenico, per incutere timore e soggezione al nemico nelle imboscate che tendeva, e uno pratico, ritrovandosi a dover muovere assalti notturni improvvisi in ampi spazi aperti come quelli della pianura padana. I panni scuri servivano così a celare alla vista gli uomini, e allo stesso tempo evitavano qualsivoglia riverbero sulle armature
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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paolo14
Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
| | Inviato: 03-09-2004 09:11 |
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Mi devo scusare se non ho capito questo particolare a dir poco fondamentale della storia, ma il film (peraltro visto ieri sera in seconda serata) necessita, com'è giusto per un'opera d'arte di tale levatura, una grande attenzione e molto probabilmente più di una visione (almeno da parte mia) per capirne a fondo non tanto il significato, chiaro e immediato, ma la storia e i legami più profondi fra i personaggi e la storia stessa, narrata per altro con un linguaggio che ne accresce il valore storico ma che non ne facilita sicuaramente la comprensione. Una scelta coraggiosa che approvo.
Dal momento che l'ho registrato, avrà sicuramente da parte mia una seconda visione, e molto probabilmente non in seconda serata.
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L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass
http://arteonline.blog.excite.it/ |
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Cronenberg
Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
| | Inviato: 03-09-2004 11:14 |
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Joanni de Medici, capitano di un armata pontificia a soli ventott’anni, tenta di fermare l’avanzata alemanna verso Roma, ma esso, ancora fedele al tradizionale “mestiere delle armi”, viene sconfitto dagli stessi, con l’uso delle armi da fuoco. Durante la battaglia si era però procurato una grave ferita alla gamba destra, che lo sta irrimediabilmente portando alla morte.
“Il Mestiere delle armi”, nove David di Donatello e due premi Sacher, per il diciassettesimo film di Ermanno Olmi, che conquista i favori di tutti, con una narrazione Tarkovskijiana ed una rigorosità Rosselliniana. Certo, l’impostazione storica non è tra le più chiare, ma a Olmi, più che la storia interessa mostrare la mutazione bellico-psicologica del “mestiere delle armi”; ciò non toglie che non solchi approfonditamente il territorio storico della vicenda, che prende però comunque, forme allegoriche e comportamentali. La fotografia di Fabio Olmi è magistrale, e alcune sequenze come quella della battaglia tra l’armata pontificia di Joanni e quella degli alemanni sono indimenticabili, ma ciò non giustifica l’eccessiva freddezza e soggettività registica di Olmi, che infonde a un grandissima opera storica uno sguardo clinico e distaccato, che oltre ad esser fuori luogo, appare soprattutto poco coinvolgente per lo spettatore.
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Del resto, che cos’è la nostra realtà se non la percezione della realtà?
Brian O’Blivion in Videodrome
[ Questo messaggio è stato modificato da: Cronenberg il 03-09-2004 alle 21:00 ] |
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